
Cosa vuol dire fare un percorso di psicoterapia individuale? Vi racconto qualcosa con la storia di llenia.
Le prime sedute
Incontro Ilenia in un caldo pomeriggio di fine maggio. Ha 24 anni e da qualche giorno è andata via dalla casa dove da pochi mesi conviveva con Tiziano, suo ragazzo da 4 anni.
E’ un periodo in cui non si riconosce, ha ridotto di molto la vita sociale e ci sono pensieri suicidiari.
Lei che da sempre si conosce come una ragazza socievole e solare. Ha messo in discussione tutta la sua vita.
Nel corso delle sedute emerge una storia familiare complicata, Ilenia si è sempre sentita messa da parte dai genitori concentrati sull’altro figlio problematico.
Non crede in sé stessa, ha interrotto gli studi universitari e non si è mai permessa di inseguire i suoi sogni convinta che tanto non avrebbe potuto farcela.
La “svolta” di Ilenia e il centro della sua psicoterapia individuale
Adesso Ilenia decide di ripartire da sé: lascia il lavoro che la faceva sentire in gabbia e comincia a chiedersi cosa vuol fare nella sua vita.
Da questo momento la accompagno nei suoi territori inesplorati, la aiuto a dar voce alle sue parti inespresse, la sostengo nelle sue paure, la aiuto a esprimere la sua rabbia, a esplorare la sua sofferenza e pian piano lei comincia a incontrare se stessa, quello che sente, quello che pensa, quello che vuole e a fare scelte che siano in linea con vissuti, pensieri e desideri.
Gran parte del lavoro si concentra sulla famiglia, sulla sua sensazione di essere invisibile, sull’importanza delle aspettative degli altri su di lei, sulla sua sensazione di andare sempre incontro all’altro, sul non riuscire a mettere paletti all’altro, sulla difficoltà a dire “No”.
Come ho aiutato Ilenia in questo viaggio dentro di sé
La Psicoterapia della Gestalt è la cornice teorica e pratica dentro cui mi muovo come terapeuta.
Vi racconto qualche punto fondamentale per me nel mio viaggio da psicoterapeuta con Ilenia:
- La relazione terapeutica: è il primo focus della terapia. Solo nella relazione qualcosa può accadere e una volta creata può essere la palestra ideale dove scoprire, osservare e mettere in uso comportamenti diversi dai soliti automatismi.
- Il qui e ora: il presente è il tempo della scelta e dei cambiamenti. Nel lavoro terapeutico si lavora sulla consapevolezza di sé nel qui e ora che ci permette di fare scelte in linea con il nostro benessere. In uno dei miei cartoni preferiti Kung Fu Panda, Maestro Oogway dice “Ti preoccupi troppo per ciò che era e ciò che sarà. C’è un detto: ieri è storia, domani è un mistero ma oggi è un dono, per questo si chiama presente”. In questo dono noi possiamo fare qualcosa per noi stessi.
- Il lavoro sulle emozioni e la consapevolezza: cosa sento e dove lo sento? Cosa penso? Cosa faccio di quel che sento e penso?. Questi sono i primi passi verso la consapevolezza di sé.
- Il lavoro sulle parti del sé: spesso alcune parti di noi vengono sacrificate, restano a lungo sullo sfondo per lasciare spazio ad altre che stanno sempre in figura. La psicoterapia da la possibilità di ridare spazio e voce a tutte le parti che abitano dentro di noi, di riattivare questo gioco di alternanza figura e sfondo dove tutte le parti di sé possono esprimersi.
Riflessioni conclusive
L’esperienza di una relazione, nel qui e ora, dove poter sperimentare nuovi modi di stare in relazione, di comunicare, di lasciare spazio alle proprie emozioni e alle proprie parti in un clima relazionale accogliente e non giudicante ha permesso ad Ilenia di ascoltarsi, raggiungere le proprie consapevolezze e fare delle scelte che migliorassero la sua qualità di vita, che è l’obiettivo di ogni percorso di psicoterapia individuale.