Che succede quando c’è un lutto nella vita dei bambini?
Raccontandoti di Angelo proverò a raccontarti cosa accade quando arriva un lutto nella vita dei bambini.
Angelo arriva in terapia da me quando ha 10 anni per una problematica di ansia da prestazione a scuola e nello sport.
Mentre noi svolgiamo il nostro lavoro, la nonna si ammala di una malattia terminale e nella stanza di terapia creiamo lo spazio per elaborare questa dolorosa esperienza.
La prima volta che Angelo mi parla della morte
Oggi Angelo mi verbalizza la sua tristezza per la nonna all’ospedale: sa che probabilmente morirà.
L’ ha vista l’ultima volta 2 settimane prima, per il compleanno del nonno.
Condivide con me la sua tristezza e la sua confusione legata soprattutto alla mancanza di risposte su cosa sia successo.
Poi, improvvisamente, mi chiede di giocare: prende la mia scatola degli smile e decide quale gioco fare oggi.
Perché i bambini fanno così, toccano il dolore e la sofferenza e improvvisamente si staccano da questo. Io sto con loro e li rispetto: quel giorno per Angelo forse era già troppo e aveva bisogno di andare altrove.
L’aiuto ai genitori per accompagnare il loro bambino in questa dolorosa esperienza
Predispongo una seduta di lavoro con i genitori per dargli indicazioni su come comportarsi in questa difficile situazione di malattia della nonna di Angelo.
Condivido con loro alcune delle indicazioni che mi sono state suggerite durante un corso di Gestalt Play Therapy dalla Dr.ssa Karen Fried:
- è importante offrire al bambino l’opportunità di parlare di quello di cui non si può parlare
- è importante che i bambini sappiano la verità. Ad un certo livello già la sanno. Vanno aiutati a portare quel peso.
- bisogna dosare la quantità di informazioni ed evitare eufemismi che creano confusione nel bambino
- bisogna cercare di preparare il bambino all’evento, laddove possibile
- è importante includerli nei rituali del lutto
Suggerisco anche qualche attività da poter fare con Angelo dopo la morte della nonna, che dato il momento in cui facciamo la seduta, potrebbe avvenire nelle mie settimane di ferie come ad esempio la visione del film “Coco” per permettere ad Angelo di avere uno spazio con loro per poter parlare della morte della nonna.
Ovviamente questa seduta è densa di emozioni: la nonna di Angelo è la mamma e la suocera dei suoi genitori. Accogliamo la rabbia, la tristezza e la paura: esperienza che sarà di aiuto ai genitori per accogliere le emozioni di Angelo.
La seconda volta che Angelo mi parla della malattia della nonna
Dopo qualche settimana Angelo mi dice che oggi andrà a trovare la nonna in ospedale, è tanto che non la vede. Gli chiedo se vuol fare qualcosa per la nonna e decide di scrivergli una lettera: la facciamo in brutta e quando la rilegge prima di ricopiarla, si emoziona e piange.
Sto con lui, lo conforto e rassicuro che questo è normale che anche la nonna e chi la leggerà si emozionerà… quando finisce è molto felice di aver fatto questa cosa per la nonna e le piace molto la parte in cui la ringrazia per tutto quello che ha fatto per lei.
Attende con ansia la mamma per fargliela vedere: alle prime parole la mamma si emoziona, intervengo dicendo che Angelo sa che si sarebbero emozionati e gli chiedo se vuole dare un abbraccio alla mamma.
Si abbracciano e si baciano. Stanno così per un pò, condividendo e sostenendosi a vicenda.
Il mio incontro con Angelo dopo la morte della nonna
E’ passato circa un mese dal nostro ultimo incontro: la nonna era tornata a casa dall’ospedale. Era molto dimagrita, stava a letto e aveva tanto tubicini.
Lui giocava spesso a scacchi con lei e la lasciava vincere.
Ma il giorno prima del nostro incontro la nonna è morta. Lo lascio raccontare cosa prova: tristezza, rabbia e confusione.
Lo abbraccio, lo consolo e gli do le spiegazioni che mi chiede circa la morte e su cosa accadrà il giorno al funerale della nonna.
Perché questo è un aspetto fondamentale per i bambini alla prima esperienza di lutto: non sanno cosa aspettarsi, possono provare paura, sentirsi insicuri. Per questo è importante aiutarli a prepararsi.
Una seduta qualche tempo dopo la morte della nonna
Facciamo l’attività che chiamo il “Museo dei Momenti Più Belli”
Angelo è molto entusiasto mentre scriviamo nei diversi spazi i momenti belli da ricordare: le coccole con la nonna, i giochi con la nonna, le risate e i momenti speciali tra loro. Lavoriamo sulle emozioni che emergono pian piano, dalla gioia alla tristezza, al dolore, con i tempi di Angelo, solo accompagnandolo, senza spingere la corrente, seguendo il suo flusso.
Per i bambini è importante poter parlare con qualcuno di ciò che provano in seguito alla perdita di una persona cara, li aiuta ad accettare la realtà del lutto, ad elaborare il dolore, ad imparare a vivere la vita senza la persona cara e a permettersi di mantenere una connessione positiva con il defunto.