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Luisa
La psicoterapia con una persona che soffre di disturbi del comportamento alimentare
Psicoterapia e Disturbi del Comportamento Alimentare

Come si lavora in psicoterapia con i Disturbi del Comportamento Alimentare?

Le persone che arrivano in psicoterapia con disturbi del comportamento alimentare solitamente presentano una storia relazionale complessa e una serie di comportamenti nocivi per la propria salute.

Cosa emerge in prima seduta

Incontro Luisa 22 anni, iscritta all’università e con una storia di anni di disturbi del comportamento alimentare.

Ha chiuso da circa 6 mesi una storia con un uomo già accompagnato molto più grande di lei, inserito in un gruppo di persone circondate da soldi, prostituzione e droga.

Negli anni in cui lo ha frequentato lui andava e veniva: aveva cominciato a gestire la sua vita e i suoi impegni in base alla possibilità di vedere lui e ogni volta che lui se ne andava lei sprofondava nel suo abisso di senso di non essere abbastanza (bella… interessante…grande), voglia di non fare niente e comportamenti nocivi sul suo corpo (giorni di digiuno seguiti da giorni di abbuffate e condotte di eliminazione).

Ogni incontro con lui diventa un “mini trauma” da cui deve riprendersi e dopo un pò di tempo comincia a rifugiarsi in alcol, droghe e sesso occasionale.

Luisa è sempre stata una ragazza molto indipendente e libera, viaggia, ha tanti gruppi di amici e sta bene anche da sola. Ma di lui si è innamorata e questo sentimento l’ha portata d autodistruggersi, a prendersi meno cura di se e delle cose che ama.

Ha una storia familiare complessa, con una mamma che soffre di disturbi del comportamento alimentare, un padre violento e un fratello di pochi anni più piccolo con cui ha una relazione conflittuale.

Da qualche mese trascura lo studio, non riesce a concentrarsi, non riesce a fare le cose bene come era solita fare e sta pensando di smettere l’università.

Dalla descrizione del caso di Luisa si presentano chiaramente molte tematiche ricorrenti che emergono in un percorso di psicoterapia con persone con DCA, anche se ogni persona ha la sua storia e ogni caso clinico è unico.

Il nostro primo obiettivo terapeutico

Nelle prime sedute emerge un tema di grande delicatezza: lei giustifica tutto quello che le viene fatto dal padre o dal fidanzato del momento: non si sente mai abbastanza e questo la porta a sforzarsi per essere sempre la migliore e a non darsi mai il giusto valore.

E’ importante che si ascolti, dando dignità a quello che desidera e scegliendo in base quello, senza inserire quelli che lei definisce “piloti automatici” che la portano a comportarsi come vuole l’altro, per soddisfarlo, per compiacerlo, invece di esprimere i suoi bisogni e comportarsi come desidera lei.

Questo è il nostro primo obiettivo terapeutico: da qui diverse delle nostre sedute sono ricche di momenti di silenzio, per la prima volta di emozioni che salgono, di lacrime che scendono perché lei sente che non segue mai quello che vuole dare all’altro ma si muove in base a quello che pensa voglia…e così dimentica se stessa, i suoi bisogni, io suoi desideri, le sue volontà.

E’ un viaggio di scoperta dentro di sé, un riuscire a guardarsi allo specchio per quella che è.

psicoterapia disturbi alimentari

Come prosegue il nostro percorso di terapia

Con il tempo, pian piano, le emozioni trovano sempre più spazio nel percorso di Luisa e comincia a fare capolino la rabbia, su cui noi ci soffermiamo molto nel nostro lavoro:

  • rabbia verso il padre e verso tutti gli uomini da cui si è sentita violentata con le parole o fisicamente
  • rabbia verso se stessa che permette all’altro di annientarla così

Un altro delicato punto di lavoro è la sua ricerca della perfezione da sempre, nel corpo e in quello che fa, che al momento è lo studio.

Mi racconta di un mostro dentro di lei che la boicotta: ci lavoriamo e questo mostro si trasforma nella parte di lei che ha voglia di sbagliare, di non essere sempre perfetta, performante e produttiva.

Con fatica arriva a dire che lei sta bene quando si boicotta, c’è una parte di sé che ha bisogno di permettersi di sbagliare.

Dopo diversi mesi di lavoro Luisa riesce a riprendere in mano la sua vita, si trasferisce nella città dei suoi studi universitari e riprende a dare gli esami.

Comincia a mettere le basi per costruire nuove relazioni, non fa più uso di alcol e sostanze in modo assiduo e comincia a prendersi cura di sé e del suo corpo in un modo più sano, richiedendo anche l’aiuto di una nutrizionista.

I nostri incontri attuali

Il nostro lavoro continua attraverso incontri di Psicoterapia Online, ancora in corso, perché il dialogo tra le parti (perfetta e boicottante) continua e non è così facile raggiungere un compromesso tale che permetta a Luisa di migliorare la sua qualità di vita che è obiettivo del nostro viaggio insieme.

Il percorso di psicoterapia con i Disturbi del Comportamento Alimentare solitamente non è un viaggio breve e richiede delicatezza, tempo e pazienza da parte del terapeuta.

 

*Le storie che vi racconto traggono ispirazione dalla mia esperienza clinica. Nomi e riferimenti sono frutto di invenzione.

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